Il disturbo ossessivo compulsivo (doc) in età evolutiva

La presenza di pensieri, immagini mentali vissuti come invasivi può generare ansia e talvolta può dar vita a comportamenti ripetitivi per “sentirsi più puliti”. In presenza di questi segnali potremmo essere di fronte ad un DOC.

Una premessa necessaria

Entro certi limiti, per un bambino è “normale” avere pensieri o comportamenti simili a quelli tipici del DOC. Per esempio, a chi non è capitato di sentirsi chiedere dal proprio figlio di ripetere più volte il racconto di una favola appena terminato?
Si tratta di un modo di fare che, a quell’età, dà la sensazione al bambino di avere la situazione sotto controllo e questo lo fa sentire più sicuro.

Cos’è il DOC nei bambini

Il DOC è caratterizzato dalla presenza di paure ricorrenti (ossessioni) che si manifestano sotto forma di pensieri, immagini mentali o impulsi vissuti come intrusivi, indesiderati e involontari da parte del soggetto. Questi pensieri creano ansia, paura, disagio e la persona cerca di scacciarli o annullarli ricorrendo prevalentemente a comportamenti ripetuti (compulsioni) più o meno visibili ad occhio nudo.

Normalità Vs Patologia

I comportamenti ripetitivi che fanno parte del normale percorso di sviluppo sono presenti per un determinato periodo. Tendono poi a diminuire e a risolversi spontaneamente nel corso della crescita. Secondariamente, essi non creano stress e non compromettono il normale svolgimento delle altre attività del bambino o del ragazzo. La questione cambia quando tutti questi aspetti tendono ad aumentare in termini di frequenza e durata. Quando arrivano ad occupare molto tempo nella vita del bambino creando interferenza con le normali attività quotidiane oppure generando disagio e sofferenza.

Tipi di DOC in età evolutiva

Le ossessioni più diffuse sono quelle caratterizzate dalla paura di contaminazione ossia le paure di potersi ammalare per il contatto con germi, batteri, virus o altre sostanze nocive.

I bambini iniziano quindi a preoccuparsi insistentemente dello sporco, si lavano spesso le mani oppure chiedono di poter disinfettare oggetti o lavare abiti per eliminare agenti patogeni o sostanze disgustose.

Altra manifestazione è quella caratterizzata da paure superstiziose: il giovane paziente può essere assillato da preoccupazione su eventi drammatici che potrebbero accadere lui o i suoi cari e manifesta il bisogno impellente di scongiurarli con rituali scaramantici Talvolta il disagio è cosi’ intenso da generare evitamento di situazioni che possano innescare tali paure.

Altre volte può tentare di gestire il disagio con “comportamenti protettivi” preventivi

I sintomi tipici che un genitore può cogliere sono:

  • una particolare meticolosità verso lo studio e verso la pulizia
  • la necessità di eseguire rigidamente sempre gli stessi comportamenti prima di addormentarsi
  • la richiesta di ripetere parole o frasi
  • proporre sempre le stesse domande su dilemmi di natura esistenziale
  • collezionare oggetti bizzarri (es buste vuote delle figurine, carte delle caramelle..)

I sintomi ossessivo compulsivi, soprattutto se marcati, condizionano la vita non solo del bambino ma dell’intera famiglia e sono causa di esasperazione per tutti perché nulla sembra essere utile. Ragionamenti, imposizioni o rimproveri non riescono a eliminare, e spesso nemmeno a ridurre, le rigide sequenze messe in atto durante i rituali.

Come aiutare i bambini ed i ragazzi col DOC

Nel caso in cui ci si accorga che i sintomi sono frequenti, pervasivi, fonte di disagio o limitanti per il soggetto, il passo successivo è parlarne con un esperto. L’obiettivo ideale infatti è che terapeuta e familiari siano percepiti come alleati nella sfida del trattamento e non come giudici.