L’elogio alla solitudine

Quali sono i benefici della solitudine? che differenza c’è con l’isolamento? proveremo a rispondere a questi quesiti ed a capire se possa essere utile promuovere un po di educazione alla solitudine.

Benefici della solitudine

I momenti di solitudine ci consentono di entrare in contatto con la nostra parte più profonda. Sono occasioni di crescita personale. Entrare in contatto con se stessi attraverso la solitudine significa amarsi davvero. Questo è fondamentale per riuscire poi ad avere buone relazioni con gli altri.

La solitudine ci consente di porci delle domande e prendere consapevolezza di tutti quegli schemi nei quali siamo intrappolati e che non risultano funzionali. Diventa la possibilità di affrontare se stessi. La solitudine può essere intesa come un’alleata che consente di sviluppare al meglio i nostri interessi e dedicare tempo per ciò che è davvero necessario alla crescita personale.

Capire profondamente il significato della solitudine significa stare bene sia da soli sia in compagnia. Più diventiamo consapevoli del nostro valore personale, più non abbiamo bisogno di tenere lontane le persone attraverso il muro dell’isolamento, perché sappiamo di poter offrire tanto a chi veramente conta per noi.

Riusciamo così a comprendere davvero tutte le nostre qualità, quando prima ci sentivamo fragili, diventa l’occasione di maturare ed acquisire nuove abilità, per affrontare la vita con maggior libertà. La solitudine ci insegna a dedicare tempo a noi stessi. Ci offre la possibilità di connetterci con la parte più profonda di noi, quindi la nostra vera identità, i nostri pensieri ed emozioni.

Solitudine Vs Isolamento

La solitudine non è una condizione reale, ma uno stato d’animo: Siamo soli perché ci sentiamo soli. Ci sentiamo soli perché ci sentiamo incompresi e nel rapporto con le altre persone ci sentiamo in credito.

Al contrario della solitudine, l’isolamento ha un valore più oggettivo. È quantificabile, ad esempio con il numero di contatti sociali che si hanno o la distanza dai familiari o dagli amici.

Chi è maggiormente predisposto al senso di solitudine avrà anche una maggiore attenzione alle minacce sociali. Identifica con maggiore probabilità la pericolosità nelle relazioni, ha maggiori aspettative negative nelle interazioni con gli altri e ha una memoria selettiva per gli episodi in cui si è sentito solo o escluso. Come se guardasse il mondo attraverso la lente soggettiva della sua paura di rimanere solo. Queste predisposizioni sono inconsapevoli e porteranno a comportamenti disfunzionali nei rapporti con gli altri. La solitudine ci permette di avvicinarci a noi, mentre l’isolamento è un muro che impedisce agli altri di starci vicino che utilizziamo quando abbiamo bisogno di proteggerci.

Promuovere soprattutto nei minori dei momenti di solitudine, può rivelarsi utile al fine di migliorare non solo la crescita personale ma anche la capacità relazionale. Qualora un adulto percepisca che quella dell’isolamento è la modalità preferita da un minore, sarebbe utile rivolgersi ad un professionista per un confronto.