Lutto ecologico: fronteggiare i sentimenti di perdita ambientale

Lutto ecologico: fronteggiare i sentimenti di perdita ambientale

I profondi cambiamenti dell’ambiente naturale e dell’ecosistema, sia per la distruzione creata dall’uomo che dalle forze naturali sia come conseguenza del cambiamento climatico, possono evocare dolore, tristezza e sentimenti di perdita nei confronti dell’ambiente. Queste emozioni sono state esaminate sotto i termini di lutto ecologico (ecological grief) e solastalgia.

Il lutto è una risposta umana alla perdita. Sebbene il processo di lutto sia ben compreso nella letteratura psicologica in risposta alla perdita di una persona amata, raramente questo concetto viene esteso alle perdite incontrate nel mondo naturale. Il lutto, infatti, è anche una risposta naturale e legittima alle perdite ecologiche e può diventare più comune man mano che si intensificherà il cambiamento climatico.

Cos’è l’ecological grief?

L’ecological grief, traducibile come lutto ecologico, è definito come “il dolore provato in relazione alle perdite ecologiche sperimentate o previste, inclusa la perdita di specie, ecosistemi e paesaggi significativi a causa di cambiamenti ambientali acuti o cronici”[1] [ p. 275]. In altre parole, è la reazione psicologica alle perdite ambientali. È particolarmente sentito dalle persone che mantengono stretti rapporti di vita, di lavoro e culturali con l’ambiente naturale. Allo stesso modo, la solastalgia si riferisce all’angoscia causata dalla perdita del proprio ambiente quotidiano.

Cunsolo ed Ellis[1] evidenziano tre contesti legati al clima in cui può essere vissuto il lutto ecologico:

  • lutto associato a perdite ecologiche fisiche: è associato alla scomparsa fisica, al degrado e/o alla morte di specie, ecosistemi e paesaggi. Può emergere in seguito a disastri acuti legati al clima (cioè eventi meteorologici estremi o disastri naturali). Ricerche indicano anche come può presentarsi in risposta a cambiamenti ecologici lenti e graduali, come cambiamenti a lungo termine dei modelli meteorologici, dei paesaggi o degli ecosistemi.
  • lutto associato a interruzioni della conoscenza dell’ambiente e perdita di identità: per le persone che mantengono stretti rapporti di vita e culturali con il mondo naturale, le concezioni individuali e collettive dell’identità personale sono spesso costruite in relazione alla terra, comprese le sue caratteristiche fisiche, gli usi e la conoscenza di essa. Di conseguenza, il cambiamento climatico può interrompere un senso coerente di sé attraverso il suo impatto su paesaggi, modelli meteorologici ed ecosistemi.
  • lutto associato a perdite ecologiche future previste: emerge dall’ansia o dalla preparazione per perdite future. È un lutto anticipatorio per cambiamenti ambientali che non sono ancora avvenuti. In questi casi, il lutto è anche legato al dolore per le perdite future riguardanti la cultura, i mezzi di sussistenza e i modi di vita.

Il lutto ecologico e la solastalgia sono stati osservati in varie popolazioni in tutto il mondo.

L’ecologica grief può presentarsi ad esempio sotto forma di perdita dell’identità culturale e personale in seguito a modificazioni ambientali, come distruzione del senso di comunità e dell’attaccamento ai luoghi, come fattore di stress e aumento del rischio percepito di depressione e suicidio[2]. In particolare, gli individui che vivono a stretto contatto con la natura, come gli indigeni o gli agricoltori, sono più vulnerabili al lutto ecologico e alla solastalgia[2]. Questi risultati evidenziano l’impatto negativo sulla salute mentale di eventi ecologici “cronici” sotto forma di profondi cambiamenti ambientali.

I prossimi anni saranno quindi cruciali per il mondo ed il suo ecosistema. Il lutto ecologico e l’ansia per le perdite ambientali attuali o per i cambiamenti futuri sono un segno di relazione e connessione con il mondo naturale. Ciò che serve sono spazi accessibili e sicuri per esplorare queste reazioni emotive e la messa in atto di azioni per rafforzare e supportare approcci di guarigione e resilienza. Tali emozioni possono quindi diventare la motivazione per agire in modo consapevole nei confronti dell’ambiente.

Fonti

[1] Cunsolo A. e Ellis N.R. (2018). Ecological grief as a mental health response to climate change-related loss. Nat Clim Chang., 8:275–81. doi: 10.1038/s41558-018-0092-2

[2] Thoma MV, Rohleder N e Rohner SL (2021). Clinical Ecopsychology: The Mental Health Impacts and Underlying Pathways of the Climate and Environmental Crisis. Front. Psychiatry 12:675936. doi: 10.3389/fpsyt.2021.675936