Narrazioni nelle relazioni scuola-famiglia

Le diverse innovazioni legislative hanno visto sempre più il ruolo centrale delle famiglie nelle istituzioni scolastiche, pensiamo alla rappresentanza genitoriale nei Consigli di Istituto, di classe, in diverse assemblee e/o comitati. Come è noto, la scuola e la famiglia dialogano frequentamente. Pensando al dialogo mi viene in mente la narrazione.

1.La scuola e la famiglia: narrazioni nelle relazioni

Numerosi studi attestano che la scuola educa mentre istruisce; la famiglia istruisce mentre educa. Per permettere, però, alle due agenzie educative di fare un buon lavoro è necessario creare una vera e propria “alleanza educativa”. Solo in questo modo la scuola e la famiglia costruiscono la “traiettoria di vita” delle studente. In questo senso le narrazioni, nella relazione scuola-famiglia, diventano strumento per attivare le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Le narrazioni nella relazione scuola – famiglia determinano in maniera significativa anche il successo formativo degli allievi.

2. Quando una buona narrazione favorisce una corretta relazione

Senza dubbio le narrazioni sono strumento fondamentale per gestire la relazione scuola-famiglia. Il docente struttura pratiche didattiche efficaci,invece, i genitori strutturano valide pratiche educative. Le narrazioni,però, spesso richiedono alcuni accorgimenti,di seguito riportati.

La scuola e la famiglia :

– non prevaricano l”una sull’altra;

– rafforzano il proprio ruolo e la propria funzione nel rispetto dell’allievo;

– valorizzano le potenzialità di ciascun studente;

– curano il benessere dello studente sotto vari punti di vista;

– tengono conto delle proposte del ragazzo;

-interagiscono in maniera leale.

3. Narrazioni autentica con lo sguardo

Vale la pena ricordare che il binomio scuola-famiglia ha il punto focale nel principio di “autenticità”, ovvero nella capacità di narrare, ma senza maschere, in uno spazio e in un tempo ben definito. Questo è fondamentale per evitare fraintendimenti comunicativi. Quando i docenti e le famiglie si incontrano è necessario che oltre alla comunicazione verbale ci sia anche una comunicazione non verbale “senza maschere”. Perchè come dice Paulo Coelho, possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano.