Orientamento scolastico strumento per la dispersione

Lo scenario attuale in cui la scuola si trova ad operare è cambiato rispetto al passato. Tra i vari fattori che spiegano questo cambiamento vi sono:

a) le nuove adolescenze;

b) le nuove tipologie di famiglie;

c) i nuovi sistemi culturali e tecnologici;

d) le nuove emergenze sociali.

Ma la cornice nella quale vorrei inserire alcuni contenuti riguarda l‘orientamento, come strumento utile a prevenire la dispersione scolastica.

L’orientamento scolastico assume un ruolo strategico perchè collegato al fenomeno dell’insuccesso e della dispersione (Maria Luisa Pombeni, 2007), che sono due facce della stessa medaglia. Partendo da questi presupposti, l’occhio nuovo col quale bisogna guardare alla cellula scuola parte proprio da qui. In questo senso, la scuola è chiamata a rispondere con vari interventi di orientamento ben strutturati e ben integrati tra loro.

Orientamento strumento per la dispersione

Orientare significa porre l’individuo nelle condizioni di prendere coscienza dì sé e di progredire, con i suoi studi e la professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana (Unesco,1970).

L’orientamento quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado è lo scalino indispensabile per “ascoltare” la voce dei ragazzi. L’ orientamento, però, si costruisce giorno dopo giorno sia in classe sia fuori, attraverso vari step.

In sintesi è opportuno:

  • pianificare il lavoro attraverso apposito cronoprogramma;
  • individuare le classi interessate;
  • verificare le modalità di orientamento( se in presenza oppure on line);
  • organizzare le attività di orientamento anche tramite open day;
  • coinvolgere i ragazzi in piccoli gruppi di ricerca.

È opportuno coinvolgere anche lo psicologo scolastico (previa autorizzazione e consenso informato dei genitori dello studente, se minore) per il colloquio di orientamento. Lo psicologo può formulare domande ad hoc. Ad esempio si può chiedere allo studente di illustrare le discipline che preferisce e di indicare le sue competenze. Si possono utilizzare anche test e questionari specifici.

L’orientamento in questo senso diventa strumento informativo e formativo, elemento fondamentale per una crescita sana ed equilibrata dei ragazzi.