Oversharing e il bisogno di pubblicare sui social

oversharing


Il fenomeno dell’oversharing, con lo sviluppo di nuovi social, sta dilagando non solo tra i più giovani. Esso consiste nella tendenza a pubblicare, continuamente, sui propri profili, molti aspetti della vita personale.

Negli ultimi anni, infatti, è cresciuta molto l’esigenza di esporre se stessi allo sguardo altrui, condividendo luoghi, emozioni, il proprio corpo e le proprie esperienze.

Questo tipo di atteggiamento e soprattutto la risposta positiva dei followers, stimola il rilascio di dopamina che attiva i centri del piacere nel nostro cervello. Più pubblichiamo stati sui social e più ci prolunghiamo il senso di benessere.

Come ogni forma di apprendimento, il ricevere il complimento o il like virtuale, genera in noi un rinforzo positivo per il nostro comportamento. In questo modo, impariamo a sviluppare tale strategia, che ci induce a reitera questo atteggiamneto nel tempo, affinché la felicità si mantenga per un periodo prolungato.

Il motivo dell’oversharing sembrerebbe apparentemente legato ad aspetti di egocentrismo. Le persone adorano essere al centro dell’attenzione altrui. Pubblicano continui aggiornamenti della loro vita privata, convogliando commenti e like.
In realtà, l’aspetto principale del fenomeno sta proprio nella gratificazione ricevuta.

Ciò che si mette in mostra, non è solo il corpo, ma ogni pretesto diventa giusto per condividerlo con gli altri, a meno che non sia un vero e proprio lavoro.

Dunque anche i pensieri propri o aforismi altrui, bei piatti preparati da sè o da uno chef che devono essere gustati, luoghi in cui ci si trova, sono gli argomenti di maggiori pubblicazioni.

Così facendo, il post pubblicato diventa il veicolo per attivare un’ondata di piacere, che ci accompagnerà fino a quello successivo.

Basta ricordarci sempre che il benessere non deve arrivare esclusivamente dal web, ma c’è tutto un mondo intorno a noi.
Sta, comunque, a noi capire come mantenere un buon livello di gratificazione.