Psicologia inclusiva per alunni immigrati
Negli ultimi anni i processi migratori hanno modificato il modo di fare scuola, sollecitando quest’ultima a nuovi compiti educativi e inclusivi. L’esperienza quotidiana ci insegna che la psicologia inclusiva può esplorare il senso di inadeguatezza che gli alunni immigrati potrebbero provare rispetto all’intera comunità scolastica. Dietro ogni inadeguatezza c’è sempre una motivazione o un bisogno insoddisfatto. Il bisogno di essere compresi e stimati per la cultura di appartenenza è uno di questi. La psicologia inclusiva pone le basi affinché si riconoscano e si comprendono i bisogni degli altri, proprio per ridurre la conflittualità e promuovere la collettività.
Fare psicologia inclusiva per gli alunni che vengono da lontano significa garantire il diritto di questi ragazzi a partecipare alla vita sociale e comunitaria, indipendentemente dal contesto di provenienza. Innanzitutto dobbiamo rispettare gli usi, i costumi e le tradizioni degli altri popoli. Evidentemente ci dobbiamo preparare ad esplorare le altre culture fuori da ogni pregiudizio, interpretando correttamente il fenomeno anche dal punto di vista psicologico. La prima cosa da fare è la conoscenza della cultura di provenienza, tenendo presente che anche grazie alla presenza degli studenti con background migratorio tutti ci alleniamo a convivere in una pluralità diffusa e a promuovere il benessere educativo.
Quale psicologia inclusiva per alunni immigrati?
Ecco alcuni step:
- Rilevare i bisogni formativi degli alunni immigrati.
- Creare un ambiente accogliente con particolare attenzione a immagini di altre culture.
- Dialogare con gli alunni immigrati, avvalendosi di un mediatore culturale.
- Predisporre un prontuario di parole che possono essere utili al ragazzo.
- Ricostruire la propria storia individuale, familiare e culturale.
- Praticare i laboratori di gruppo anche per vivere i luoghi lasciati.
- Aiutare a superare lo sradicamento culturale mediante la narrazione.
- Promuovere una sorta di viaggio cognitivo ed emotivo che porta chi ascolta e chi narra nel posto nuovo.
Agendo in maniera sinergica, possiamo portare gli studenti ad acquisire reali competenze interculturali per una cittadinanza aperta, attiva e multiculturale.
Assicuriamo una risposta positiva agli alunni con back ground migratorio, un vero canale di comunicazione che permetta di far fronte alle emergenze o, più semplicemente, alle incertezze.