Aspetti psicologici del Teaching Brain

Il “Teaching Brain” è un concetto molto interessante che esplora il modo in cui il nostro cervello influenza il processo di apprendimento. Quando impariamo qualcosa, il cervello guida i nostri pensieri, i nostri sentimenti e i nostri comportamenti. Il “Teaching Brain” è un metodo di insegnamento efficace per garantire il successo formativo degli allievi. Lo studioso Eric Jensen traduce le ultime scoperte scientifiche in strategie didattiche efficaci, che possono migliorare il modo di insegnare. Gli aspetti psicologici del Teaching brain si ritrovano in vari step, di seguito riportati.

a) Usare strategie che possano aiutare a mantenere alta l’attenzione degli studenti.

b) Favorire la partecipazione degli studenti con domande coinvolgenti e discussioni stimolanti.

c) Celebrare i momenti di successo degli studenti anche con riconoscimenti verbali.

Nel vasto universo del Teaching Brain si intrecciano varie connessioni psicologiche, che danno vita a un processo educativo ricco di meraviglie e scoperte. La pratica del Teaching brain si rivela molto utile, soprattutto perché considera la partecipazione attiva degli studenti, i quali come “artisti in erba” provano ad aprire una finestra sul mondo”. Ed è così che inizia un viaggio affascinante verso la conoscenza, caratterizzata da una quotidiana interconnessione tra emozioni, pensieri e comportamenti.

Grazie al teaching brain, gli studenti possono trasformare la conoscenza in un capolavoro personale, ricco sia di pensieri chiari sia di pensieri sfumati,ma comunque personali.

L’immaginazione, le sfide e il teaching brain

Durante il teaching brain si affrontano sfide di natura intellettuale che possono essere implementate anche attraverso l’immaginazione. Ecco come il “teaching brain” può utilizzare l’immaginazione.

E’ necessario:

  1. favorire il pensiero immaginativo attraverso l’incorporazione di vari elementi uditivi, visivi;
  2. utilizzare le metafore per facilitare la comprensione dei vari concetti;
  3. incentivare gli studenti a esprimere le proprie idee attraverso progetti artistici, scritture creative o altre attività che incoraggiano la creatività;
  4. coinvolgere gli studenti in discussioni, attività di gruppo e progetti che richiedono un contributo attivo;
  5. valorizzare l’errore, interpretandolo non come ostacolo, ma come guida per la conoscenza.

Ricordiamo sempre che la vita è un processo di conoscenza. “Vivere è imparare” (Konrad Lorenz).