Il disturbo ossessivo-compulsivo in età evolutiva

Il disturbo ossessivo-compulsivo: inquadramento diagnostico e trattamento

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da ossessioni e compulsioni che interferiscono con il normale sviluppo cognitivo e sociale del bambino, compromettendone le prestazioni scolastiche e le relazioni sociali.

Le ossessioni sono pensieri, impulsi, immagini ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi, che causano ansia o disagio marcati. In età evolutiva, le ossessioni più frequenti possono essere collegate a timori di contaminazione, timori di farsi del male o di fare del male a qualcuno, bisogno di simmetria ed ordine. Le compulsioni, invece, possono essere mentali (ad esempio pregare, contare, ripetere parole nella mente) o comportamentali (lavarsi le mani, riordinare, controllare). La persona si sente obbligata a mettere in atto questi comportamenti in risposta ad un’ossessione. In età evolutiva le compulsioni riguardano principalmente rituali di controllo, lavaggio, ordine, simmetria. Per identificare un comportamento di natura ossessiva-compulsiva vanno osservati:

  • il tempo, in quanto le ossessioni e le compulsioni comportano una notevole perdita di tempo;
  • il contenuto bizzarro;
  • il disagio provato in quanto i sintomi compromettono la qualità di vita del bambino e della famiglia.

La diagnosi in età evolutiva

E’ fondamentale, soprattutto in età evolutiva, diagnosticare ed intervenire precocemente affinché il disturbo non si cronicizzi nel tempo. La differenza tra il disturbo che si manifesta in età evolutiva e in età adulta sta nell’insight: i bambini non riconoscono come irragionevoli le loro ossessioni e compulsioni e, spesso, minimizzano i sintomi per paura o per sensi di colpa. Ciò può ostacolare non soltanto la diagnosi, ma anche la pianificazione dell’intervento.

Come intervenire?

Il trattamento d’elezione del DOC risulta essere la terapia cognitivo-comportamentale. Lo scopo non è soltanto quello di ridurre i sintomi ossessivi e compulsivi, ma migliorare la qualità di vita del bambino e della sua famiglia. La terapia è quindi orientata anche al miglioramento dell’autostima, delle abilità sociali, delle relazioni familiari e del funzionamento scolastico del bambino/adolescente. E’ molto importante coinvolgere nella terapia i genitori o altre figure educative che ruotano intorno al bambino per eliminare le risposte comportamentali che rinforzano i sintomi del DOC promuovendo il ricorso a strategie di problem solving adeguate.