Lo scenario psicologico dei NEET

(Neet: Not in Education, in Employement or Training )

Soli o in compagnia di un videogioco, di uno smartphone, di un amico o della tv. Sono i NEET, che vivono in un tempo sospeso e in uno spazio indefinito. È questo il triste scenario psicologico! I Neet sono i giovani tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in nessun percorso formativo.

Già il Dipartimento per le politiche giovanili ha predisposto il piano Neet, con l’obiettivo di includere nel mondo del lavoro e della formazione questi giovani che vivono uno “stallo formativo e occupazionale

Ma come si presenta lo scenario psicologico dei neet?

Lo studio, l’apprendimento e l’ inserimento nel mondo del lavoro richiedono impegno, sacrificio e molta volontà. Non sempre i ragazzi riescono a unire queste tre componenti. Tuttavia dobbiamo considerare le diverse tipologie di neet. Vari studiosi come Spielhofer, Marson-Smith ed Evans del 2009 hanno distinto i neet in tre gruppi:

  1. i passivi ( sono supportati a 360° gradi dalla famiglia e non si attivano per il proprio futuro);
  2. gli aperti all’apprendimento ( amano studiare, ma hanno paura di fronteggiare gli imprevisti del mercato del lavoro);
  3. gli indecisi (non sanno ancora cosa fare nella vita).

Vogliamo lasciar “vagabondare mentalmente e fisicamente” questi ragazzi? Perché non affrontiamo il problema in maniera attiva? Forse, senza farci troppe illusioni, potremmo ottenere anche qualche risultato. Personalmente tenterei di far uscire i giovani da quel “non far niente“. Si quel non far niente. Perché, come dice Benjamin Franklin : l’ozio cammina così lentamente, che tutti i vizi poi lo raggiungono. Educhiamo i ragazzi alle soft skills. In primis invitiamo loro a rispondere ad alcune domande:

  1. Ti conosci abbastanza?
  2. Cosa vorresti fare da grande?
  3. Quello che fai adesso lo fai per te o per i tuoi genitori?
  4. Sei contento degli studi che hai compiuto?
  5. Sei in grado di affermare le tue idee?
  6. Riesci a prendere decisioni su due piedi?
  7. Sei contento quando non studi?
  8. Sei felice quando non lavori?

Le risposte che daranno ci permetteranno di leggere la situazione reale.

Una cosa è certa. Quanto più lontano i ragazzi sono dalla cultura e dal lavoro, con tanta maggiore testardaggine continueranno a non cambiare.