sindrome di Münchhausen: catturare attenzioni in modo negativo

Tra i disturbi “fittizi” si ritrova questa sindrome che può generare danni permanenti fino alla morte. Fin dove riesce a spingersi l’uomo per ottenere qualcosa? Fino alla simulazione della malattia tanto da provocarla.

Cos’è?

E’ una malattia mentale ed una forma di abuso. Si verifica quando un genitore o un’altra persona che si prende cura del bambino simula o provoca una malattia del bambino.
Il “caregiver”, riferisce sintomi non esistenti o addirittura provoca egli stesso un danno al bambino che dipende dalle sue cure, così da farlo credere o da renderlo effettivamente malato. Il disturbo è caratterizzato da due aspetti:

  • Simulazione e falsificazione di segni e sintomi (fisici o psicologici) attraverso:
    • Finzione o induzione di segni o sintomi di una condizione medica o mentale, senza avere un evidente vantaggio esterno (ad esempio per ricevere l’invalidità civile o sfruttare le assicurazioni),
    • Falsificazione delle cartelle cliniche,
    • Alterazione dei risultati dei test di laboratorio.
  • Richiesta attiva e ripetuta di una cura in differenti contesti (ad esempio medico di base, pediatra, pronto soccorso, ospedali).

Cause

Al momento non sono note le cause. Potrebbe dipendere da un disturbo della personalità, da traumi emotivi.  
Qualche volta alla base di questo comportamento può esserci un conflitto con il partner che il “caregiver” pensa di legare maggiormente a sé, attraverso la malattia grave del figlio.

La “malattia” del figlio può essere del tutto inventata, ad esempio simulando sintomi. Alcuni esempi sono:

  • Scaldare il termometro per simulare la febbre;
  • Riportare in maniera alterata la storia clinica del figlio
  • falsificare materialmente la documentazione clinica e i referti degli esami di laboratorio;
  • Aggiungere sangue a campioni di urine o di feci oppure glucosio a campioni di urine del bambino prima delle analisi.

In altri casi, più preoccupanti, i sintomi possono venir provocati. Ad esempio:

  • Somministrando al bambino farmaci lassativi per simulare una diarrea o qualunque altro tipo di farmaco per provocare sintomi, anche gravi;
  • Riducendo l’alimentazione del bambino per fargli perdere peso e farlo diventare “malnutrito”;
  • Iniettando materiale infetto (anche feci!) per provocare febbre e sintomi di setticemia.


I sintomi si manifestano di solito in presenza del “caregiver”: quando il bambino è lontano dal “caregiver” i suoi sintomi migliorano o spariscono. Il “caregiver” non manca inoltre di pubblicizzare il proprio bambino e la sua finta malattia (ad esempio mediante la condivisione della propria storia sui social media) col fine di attirare attenzioni, compassione e l’interesse delle persone.

Cosa fare?

Nel sospetto di sindrome di Münchhausen per procura è importante allertare i Servizi Sociali per tutelare il bambino.
Il primo obiettivo è quello di proteggere il bambino. Spesso è necessario sottrarlo dalla coabitazione con il “caregiver” responsabile.
ogni caso, il bambino necessita di cure psichiatriche per superare i disturbi conseguenziali, ad esempio ansia, depressione o disturbo post traumatico da stress.